vai al contenuto principale

Convegno “Salotti nel centro storico”. Basilicata 9.08.2005

Presentazione del quadro digitale “esplorazione antropologico-etnografica”

Nel 1961, a Torino nel Palazzo del Lavoro, si svolse la MOSTRA DELLE REGIONI chiamata l’ITALIA ‘61”

In quella occasione, nel padiglione della BASILICATA, fu esposta l’opera monumentale di Carlo Levi chiamata LUCANIA ‘61

L’opera pittorica misura  m.18×3 pari a circa 60 mq. di tela come scrisse lo stesso Levi e  contiene 160 personaggi tra cui l’allegoria della sua terra lucana incentrata sulla figura di Rocco Scotellaro’giovane Sindaco di Tricarico.E’ interessante leggere il quadro da sinistra verso il centro e da destra verso il centro.

A sinistra c’è il compianto sul corpo di Scotellaro con le donne in lutto. Segue la figura di Innocenzo Bertoldo vicesindaco di Tricarico che apre alle scene successive.

-La CASA-GROTTA è una raffigurazione piena di donne, bambini, animali. Tutto è oscuro e tenebroso, i personaggi hanno gli occhi neri corvini.

-Passando a destra del grande telero si trovano di nuovo immagini scure  di uomini accalcati stretti intorno al Sindaco Scotellaro. Si intravedono sullo sfondo già le cime dei calanchi.

-Il centro è una esplosione abbagliante di bianco, di argille, di somari e contadini che tornano dai campi. Brandelli di case di Grassano e calanchi di Aliano.

-Luigi Paone marito di Rosetta, figlia di Vincenzo PRISCO ha scritto un bel libro sulla identificazione dei personaggi dipinti in Lucania ’61.

-Il fotografo Mario Carbone che si accompagnava a Levi nei suoi pellegrinaggi scattò fotografie in bianco e nero durante un viaggio in Lucania alla ricerca di personaggi da documentare.

ESPLORAZIONE ANTROPOLOGICA

La grande immagine digitale da noi realizzata e presentata in questo convegno  vuole riferirsi, con moderne tecnologie, al “telero Lucania 61” sia pure affrontando i temi del territorio attraverso una lunga sezione immaginaria dalle viscere orride della terra ai cieli tempestosi appena rischiarati da una luna circolare

-Anche qui è opportuno eseguire una lettura da sinistra verso il centro e da destra verso il centro.

-Il crollo del ponte sulla via provinciale aveva d’improvviso isolato il paese.

-Lo spavento causato dall’avanzare incessante e minaccioso dei burroni liquefatti

-Il teatro all’aperto con palcoscenico sui calanchi.

-Le case con gli occhi.

-In basso, all’interno di fondali scuri vi sono immagini di draghi, di sonnamboli, di lupi mannari. Si odono voci bestiali di diavoli e cristiani sepolti nella fossa del Bersagliere.

-Alla destra spicca una “luna rotonda e leggera in mezzo al cielo”

-Più in basso emergono le espressioni demoniache delle case con gli occhi e le facciate oscure delle grotte

-Segue l’immagine della piazza del paese librata sul burrone sottostante.

-Al centro campeggia la casa di Levi, il rumoroso frantoio, le immagini di Giulia e le sensazioni di profumo sparse nell’aria dal fumo acre di carne bruciata emesso dai gnemurielli

Lodovico Alessandri

Torna su